Alla ricerca di nuovi segni per raccontare Napoli.
Non esiste una sola rappresentazione di Napoli ma migliaia di sfumature che insieme formano un manifesto complesso e coloratissimo.
La cartolina non gode più di buona salute. Oggi i cellulari si sostituiscono alla macchina fotografica e se capita di fare un viaggio i nostri saluti a parenti ed amici, viaggiano in tempo reale tra Whatsapp e Facebook. Addirittura è difficile ormai trovare anche i francobolli dal tabaccaio e bisogna andare in posta.
Viste queste premesse sembrerebbe folle proporre cartoline per raccontare una città, ma io sono convinto che invece, questa vecchia forma di comunicazione nata alla fine dell'800, possa tornare ad essere un veicolo interessante per far viaggiare le immagini, è sempre piacevole ricevere posta, a parte le bollette ovviamente.
Oggi un certo brivido ce lo concedono i pacchi di Amazon ed è una spedizione che ci aspettiamo, quindi non c'è l'effetto sorpresa.
Dalle mie mille passeggiate in città nascono gli scatti a: manifesti strappati, muri scrostati e talvolta viuzze nascoste. Oltre a stampare foto d'arredo in varie grandezze ho pensato che questi immagini potessero essere materiale inedito per narrare Napoli.
Un formato piccolo, economico che può portare la città in giro per il mondo. Piccole porzioni di una realtà complessa e affascinante che mai come adesso riesce a svincolarsi dai soliti stereotipi di città fatta di sole, mare, golfo e nel peggiore dei casi di camorra e spazzatura.