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Consigli per un'Esperienza di Scambio di Case di Successo
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“Vogliamo più diritti e libertà per tutti!” recitava il manifesto che annunciava il corteo dello scorso 12 ottobre a Napoli contro il governo dell’odio.
I tagli e gli strappi esprimono la lacerazione e la distanza tra i diritti e lo stato in cui si trovano realmente le persone e ne fanno il corpo dell’opera. Qualche tempo dopo, camminando in zona ferrovia ho trovato una bellissima locandina del circo che metteva in risalto un gorilla gigante King Kong “L’ottava meraviglia del mondo” “Onore al re!” Insomma anche gli animali hanno diritti ed è abominevole usarli nei circhi. Ho unito due mondi che sembrano lontani ma che secondo me sono uniti da uno stesso filo rosso: Il dominio dell’uomo su tutto, sui suoi simili , sulla natura, sugli animali... In alto a sinistra un disegno di Gipi, recuperato da una copertina di Robinson, che esprime esattamente lo stato d’animo del collage. Dario Gaipa L'artiste français a posté des photos de la ville sur son profil instagram. L'artista francese ha postato sul suo profilo instagram foto in giro per la città. Balade en scooter dans le trafic napolitain et entre une pizza près de la fresque de Maradona dans le quartier espagnol et une balade en bateau dans le golfe, Jr ne manque pas l'ambiance de fête napolitaine. Scorazza sullo scooter nel traffico napoletano e tra una pizza a ridosso del murales di Maradona ai Quartieri Spagnoli e un giro in barca nel Golfo, Jr non si fa mancare l'atmosfera di festa napoletana. Le voici de nouveau en ville. c'était déjà arrivé en 2017 quand pour le projet "Inside out" Jr est venu ici impliquant les Napolitains dans un projet photographique participatif, n'importe qui pouvait être photographié et leur image allait composer un immense collage via Partenope.
Cette fois, Jr est là pour la soirée Scudetto et je suis sûr que tout cela inspirera l'artiste pour un nouveau projet napolitain. Eccolo di nuovo in città. era già successo nel 2017 quando per il progetto "Inside out" Jr venne qui coinvolgendo i napoletani in un progetto fotografico partecipato, chiunque poteva farsi fotografare e la propria immagine andava a comporre un enorme collage in via Partenope. Questa volta Jr è qui per la festa dello scudetto e sono sicuro che tutto questo ispirerà l'artista per un nuovo progetto napoletano. E' una vera e propria storia d'amore quella tra Diego Armando Maradona e la città di Napoli. Il 1 novembre 2022 Al Jazeera ha mandato in onda in tutto il mondo il documentario Maradona in Naples: A love story between a footballer and a city film girato a Napoli dal regista egiziano Mohamed Kenawi e prodotto in collaborazione con Domino film. In realtà il documentario è stato presentato in anteprima mondiale a Napoli il 7 giugno 2022 con il titolo: "Maradona uno scugnizzo di Napoli". --------------------------- The one between Diego Armando Maradona and the city of Naples is a real love story. On November 1, 2022, Al Jazeera aired the documentary Maradona in Naples: A love story between a footballer and a city film all over the world, shot in Naples by Egyptian director Mohamed Kenawi and produced in collaboration with Domino film. In reality, the documentary was presented in world premiere in Naples on 7 June 2022 with the title: "Maradona a scugnizzo from Naples". Attraverso gli occhi e l'obiettivo di Sergio Siano, foto giornalista storico de "Il Mattino", Kenawi tesse un filo che attraversa calcio, giornalismo e sentimento, raccontando il rapporto tra i tifosi di una squadra che grazie al talento di Diego trovano riscatto per una città messa in ginocchio da un terribile terremoto nel 1980.
Sergio Siano racconta la sua vita e il suo percorso professionale, dalla cronaca nera fino ad immortalare le gesta di un calciatore che attraverso la sua caparbietà compie un vero e proprio "miracolo" a Napoli liberando un energia straordinaria e unendo i napoletani sotto lo stesso cuore. --------------------------- Through the eyes and the lens of Sergio Siano, historical photo journalist of "Il Mattino", Kenawi weaves a thread that crosses football, journalism and sentiment, telling the relationship between the fans of a team that thanks to Diego's talent find redemption for a city brought to its knees by a terrible earthquake in 1980. Sergio Siano talks about his life and his professional career, from the crime news to immortalizing the deeds of a footballer who, through his stubbornness, performs a real "miracle" in Naples, releasing an extraordinary energy and uniting the Neapolitans under the same heart. . Si è conclusa mercoledì 15 giugno 2022 la mostra Senza Malizia di Dario Gaipa e Maurizio Padula. Otto tele grandi tra le mure musicali di Fonoteca al Vomero: Monica Vitti, Laura Antonelli che da origine al titolo della mostra, due Sofia Loren, Loredana Bertè, Ornella Muti, Patty Pravo e Edwige Fenech. Colori acidi. colori pop per una tecnica mista tra Mimmo Rotella ed Andy Warhol. Da Lunedì 20 giugno 2022 la mostra sarà visitabile LLABBASC la micro galleria d'arte contemporanea in piazza Bellini a Napoli. Una residenza d’artista qui a Napoli per l’artista collagista francese Christian Gastaldi, poeta urbano e artista contemporaneo. En - An artist residency here in Naples for the French collagist artist Christian Gastaldi, an urban poet of artist imagination. Fr - Une résidence d'artiste ici à Naples pour l'artiste collagiste français Christian Gastaldi, poète urbain et artiste contemporain. Seguo questo artista già da qualche anno, l’ho scoperto su Instagram e scoprire qualcuno che ha la tua stessa passione e cioè strappare pezzi di manifesti per poi farne dei componimenti all’inizio devo dire è stato quasi uno choc, poi lo smarrimento a ceduto il posto alla meraviglia. En - I have been following this artist for a few years, I discovered him on Instagram and discover someone who has the same passion as you and that is to tear pieces of posters and then make compositions at the beginning I must say it was almost a shock, then the loss gave way the place to wonder. Fr - Je suis cet artiste depuis quelques années, je l'ai découvert sur Instagram et découvre quelqu'un qui a la même passion que toi et qui est de déchirer des morceaux d'affiches puis de faire des compositions au début je dois dire que c'était presque un choc, puis la perte a fait place à l'émerveillement. Guardarsi in uno specchio, guardare il futuro. Looking in a mirror, looking into the future. Regarder dans un miroir, regarder vers l'avenir. Un giorno leggo che Christian viene a Napoli un paio di settimane , scrive che vuole andare in giro a conoscere qualche studio o qualche laboratorio. Così un po’ titubante lo invito Llabbasc il laboratorio che condivido con i miei amici Carlo Sales e Maurizio Padula. Così io e Christian ci siamo conosciuti e abbiamo deciso di creare qualcosa insieme. En - So Christian and I met and decided to create something together. Fr - Alors Christian et moi nous sommes rencontrés et avons décidé de créer quelque chose ensemble. Siamo stati un intero pomeriggio a scavare nel mio materiale e a lavorare, per me è stata
un’ esperienza molto importante ho imparato tanto da questo maestro. Non abbiamo parlato molto ma i suoi gesti, il suo modo d’incollare e di guardare il lavoro man mano mi ha insegnato tante cose. All’inizio avevo paura di questo incontro/confronto lo ammetto e invece come sempre il coraggio premia sempre e ci fa crescere. Alla fine ci siamo scambiati i lavori e adesso ho un pezzo originale di Cristian Gastaldi con firma e dedica. En - We spent a whole afternoon digging through my material and working, for me it was a very important experience I learned a lot from this teacher. We have not talked much but his gestures, his way of gluing and looking at the work gradually taught me many things. At the beginning I was afraid of this meeting / confrontation, I admit it and instead, as always, courage always rewards and makes us grow. In the end we exchanged the works and now I have an original piece by Cristian Gastaldi with signature and dedication. Fr - Nous avons passé un après-midi entier à fouiller dans mon matériel et à travailler, pour moi c'était une expérience très importante j'ai beaucoup appris de ce professeur. Nous n'avons pas beaucoup parlé mais ses gestes, sa façon de coller et de regarder l'œuvre m'ont progressivement appris beaucoup de choses. Au début j'avais peur de cette rencontre/confrontation, je l'avoue et au contraire, comme toujours, le courage récompense toujours et nous fait grandir. Finalement, nous avons échangé les œuvres et maintenant j'ai une pièce originale de Cristian Gastaldi avec signature et dédicace. Ad Aprile siamo stati a Venezia e ogni sera rientrati a casa mettevo insieme pezzi presi qua e la dai muri veneziani. L'ultimo giorno prima di partire ho voluto lasciare questo segno nei pressi dei giardini che ospitano i padiglioni della La Biennale di Venezia - Largo Marinai d'Italia. Devi scrivere il blog, devi scrivere il blog... Sono settimane che me lo ripeto, è un mantra ormai, lo dico agli amici, ai conoscenti, ai passanti: "Ehi io ho un blog!" e chissenefregaaaaaaa! gridano in coro! Dunque è arrivato il momento di buttar giù due righe, vorrei parlarvi di cose belle sinceramente perchè del contrario ne è pieno il mondo. Se avete 3 minuti vi conto tre piccole storie, ci metto poco lo giuro:) Storia 1 In piena crisi climatica mondiale Greta Thunberg una ragazzina svedese di 16 anni ha posto un problema al globo intero: "Occupatevi del clima!". Ogni venerdì da agosto scorso, Greta non va a scuola ma si apposta sotto al parlamento di Stoccolma per protestare. Ogni settimana prepara un cartello con uno slogan. Greta ha dato origine al movimento Fridays4Future o più semplicemente #FFF, la sua insistenza, la sua tenacia l'hanno fatta diventare l'icona della nuova protesta, tutti le corrono dietro, tanto è che anche l'Onu mercoledì 13 marzo 2019 ha dichiarato che un quarto delle morti premature e quelle per malattie nel mondo dipendono dal clima. Io ho provato un venerdì ad unirmi alla protesta, si perchè anche a Napoli si è costituito un movimento: Fridayforfuturenapoli questa è la pagina fb, poi ebbi altro da fare e non ci andai. Poi ci lamentiamo... Comunque venerdì 15 marzo 2019 ci sarà la prima manifestazione mondiale sul clima nata proprio grazie a Greta. Quella di Greta è una bella storia perchè ci mostra dove può arrivare il cuore puro di una ragazzina, vi consiglio di leggere la sua storia è davvero commovente, e sopratutto ci mostra quanto il web è strumento utile e non solo divisione o sfogatoio. Oltre all'inquinamento atmosferico però esiste anche l'inquinamento visivo Qui devo fare una dichiarazione pubblica: odio la pubblicità, odio i consigli per gli acquisti, trovo che le interruzioni pubblicitarie siano coitus interruptus, pettegolezzi, gossip che corrompono, disturbano e portano via dalle nostre tasche risorse importanti, frutto di duro lavoro. Dalla tv alla radio al web non cambia il mio pensiero. Ma se proprio dovete farci subire la pubblicità investite nel design non siate dozzinali! (parlo delle affissioni stradali a me tanto care) Tra l'altro Napoli è piena di bravi grafici pubblicitari, ragazzi che studiano, che hanno talento ma non vengono assoldati dalle aziende e stanno a spasso. Guardatevi intorno e ditemi se non ho ragione, tranne poche e rare eccezioni, la maggior parte delle affissioni sono brutte, un'accozzaglia tra testi didascalici, colori scelti a caso e messaggi espliciti. Manca il brivido. Scusate lo sfogo ma questa premessa ci porta alla seconda storia. Storia 2 Quando il 20 febbraio a via Salvator Rosa ho trovato il manifesto dell'agenzia Nunau ho tirato un sospiro di sollievo: Wow un buon design, miracolo! Così ho fatto quello che più mi riesce naturale: documentare con uno scatto. Siamo tutti intrecciati e quindi è stato facile far sapere a quest'agenzia il mio apprezzamento. Fase successiva: - feedback positivo, - ringraziamenti per lo scatto (tra l'altro per ora unica testimonianza della campagna sul territorio) - incontro tra le parti. Sono stato invitato dai fratelli Tascino, Andrea e Alessandro ideatori di Nunau a visitare il loro studio in via Riviera di Chiaia. Lo studio è bellissimo, fresco, si sente che so giovani e vogliono creare il futuro adesso. L'incontro è stato molto proficuo, sono stato accolto benissimo, come tra amici. Abbiamo parlato un intero pomeriggio affrontando molte cose ma sopratutto ci siamo concentrati su quanto apprezziamo la bellezza, il buon design e di come questa sensibilità poi ci abbia connesso. Ne sono uscito arricchito, credetemi, tutto grazie ad uno scatto. E di scatto in scatto vi voglio raccontare l'incontro con Serena e Stefano. Serena e Stefano sono la terza storia, sono una coppia che ho conosciuto qualche giorno fa in ufficio. Storia3 Sabato 9 marzo bellissima giornata, lungomare splendido, sti ragazzi passeggiavano e fotografavano, figuratevi io poi quando vedo qualcuno con la macchina fotografica sono felice perchè così posso parlare di fotografia... Così ho invitato Serena a fare uno scatto ai miei quadri e da li siamo entrati in sintonia, le ho raccontato la mia storia e loro mi hanno raccontato le loro passioni e le loro aspirazioni. Serena il giorno dopo ha pubblicato sul suo profilo Instagram il famoso scatto accompagnato da una didascalia/dedica che mi riguarda e della quale sono molto onorato. Da lì mi sono immerso anch'io nelle loro pagine e ho capito subito che c'è una grande passione dietro i loro lavori. Serena e Stefano hanno un progetto comune Appetizen che mette insieme il food e i viaggi , io lo trovo molto interessante e sono convinto che ben presto diverse aziende si faranno avanti finanziando il loro format, anzi consiglio vivamente un tipo d'investimento del genere, questi sono davvero contenuti di valore!
La cosa di cui però sono più contento è che ancora una volta il mio istinto ha ragione... Tre storie diverse all'apparenza, tre storie che dicono una sola cosa: c'è sempre materiale per scrivere un blog. Vi voglio bene:) Dario Gaipa Saranno passati quasi quindici anni dall'ultima volta. Rimasi senza lavoro, era il 2004, avevo già fatto qualche mese al giornale, mi chiamavano per le sostituzioni estive.
Comunque abitavo al centro e già mi colpivano i tanti turisti che passeggiavano tra via Toledo e il lungomare (non era ancora liberato) . Provai, mi misi a dipingere dei Vesuvi in eruzione, chi è che non lo ha fatto almeno una volta eh eh eh. Fatto sta che cominciai a stare in strada e ci fu chi volle appendere il mio Vesuvio in casa. Chissà queste persone dove sono oggi e quali appartamenti ospitano i mei quadri. I social non c'erano ancora o quantomeno era davvero l'inizio ed io non pensavo a farmi lasciare una mail o chiedere una foto della parete dedicata. Comunque oggi sono di nuovo senza lavoro e ci riprovo. La mia tecnica è cambiata nel frattempo, amo i manifesti strappati, le pagine dei quotidiani, il riassemblaggio delle immagini. Insomma decollage e collage unita all'acrilico quando è necessario. Non più solo "'a muntagna", il Vesuvio per i napoletani, ma una cronaca dai muri di Napoli: Il magma, il caos e la convivenza tra popoli diversi. Ai turisti infatti spiego che quello che vedono sulla tela è molto più di una fotografia della città: è essa stessa pezzo di città. Ci ho messo 1 anno prima di decidermi ma poi ho preso le tele e sono sceso. Centro storico e lungomare. La strada mi ha accolto bene e ho capito che chiuso ogni giorno in quattro mura si muore... Oggi Il mio nuovo ufficio è il sole, ricevo like dal vivo e l'algoritmo lo scelgo io;) Dario Gaipa. Passeggiavo come sempre alla ricerca di materiale per i miei lavori.
La Maschera aveva suonato da poco all'Ex Opg e c'erano ancora i manifesti per strada. Io ho una mia regola, un principio: non prendo mai nessuna locandina o parte di essa se l'evento che pubblicizza non ha avuto luogo. Non voglio rubare niente a nessuno, ci mancherebbe. Fortunatamente grazie a qualche pioggia, un pò di vento e un pò di fortuna, qualche mese fa non dovetti faticare più di tanto e come spesso mi capita, il manifesto venne via facilmente da quel muro ormai pronto ad ospitare altro. Apprezzo molto La Maschera già da qualche anno, ho avuto la fortuna d'incrociare Roberto Colella, leader e voce della band in occasione di un tributo a Pino Daniele organizzato da Giovanni Block e il Be Quiet a Radio Crc - potete vedere la sua esibizione qui al minuto '' 7. Voce potente e grande cuore. Apprezzo molto anche il suo contributo ai lavori di Capitan Capitone. Comunque tornando al quadro avevo quest'immagine in primo piano di tutta la band: da sinistra Antonio Gomez al basso, Marco Salvatore alla batteria, Vincenzo Capasso alla tromba, Alessandro Morlando alla chitarra e Roberto Colella chitarra e voce e devo dire come poche volte mi capita in pochi giorni sono riuscito a trovare una strada. Molti amici che vengono allo studio e vedono il quadro. oltre a parole di apprezzamento, mi spingono a mostralo ai diretti interessati e non sapevo mai come muovermi. Ma poi con l'occasione del premio Andrea Parodi 2018 che la band ha ricevuto in questi giorni ho pensato che fosse l'occasione giusta per complimentarmi con loro e uscire allo scoperto;) Dario Gaipa A che serve il telefono se non a fotografare?
Fotografiamo e condividiamo nella migliore delle ipotesi, sennò quegli stessi scatti restano nella memoria del cellulare e quando il dispositivo salta, addio scatto. No,No stampate le foto, periodicamente fate una selezione e stampatele mi raccomando, così liberate anche memoria sullo smartphone. Poi se siete dei frequentatori di Instagram, il social delle foto più famoso del mondo, potrete, oltre a scambiarvi like con altri utenti (Tarantino direbbe un’altra cosa eh eh eh) insomma se vi capita sotto gli occhi la foto di un bel posto esotico e vi viene voglia di un viaggio, ecco la soluzione: “da oggi basta un click per partire!” oddio questo mi sembra un claim anni ’80 semplicistico, banale e troppo futuristico, un click e cos’è?!? Tornando a noi, trovata la foto realizzate uno sreenshot e inseritelo in Look & Book, la nuova app di Easyjet. Commissionata dalla compagnia inglese a VCCP l’agenzia che ne cura l’immagine, tra l’altro hanno un sito molto figo consiglio http://www.vccp.com/, quest’applicazione attraverso un software di riconoscimento immagini, scannerizza la foto che avete inserito, la geolocalizza, ne abbina la destinazione, oltre 1000 mete copre EasyJet e addirittura compila tutti i campi del modulo per l’acquisto del biglietto. No Look & Book il caffè non lo fa ma a bordo sicuramente…vabbè lasciamo stare. L’app non è ancora pronta e forse la notizia è un fake, non sono riuscito a trovare una fonte autorevole a parte un paio di pagine anonime rilanciate da siti di tecnologia, però è una bella idea e se fosse vera EasyJet avrebbe centrato, perché diventerebbe l’Amazon dei voli. Semplificare la strada dell’utente, pochi click al massimo tre per arrivare ad acquistare, questo è il mantra, l’unica vera mission per le aziende sui nostri cellulari. Ps: sono sicuro che l'app non riuscirebbe mai a capire dove ho scattato la foto in allegato all'articolo. Mi è capitato tra le mani un flyer che comunicava il primo concerto in full band dei Nu Guinea a Napoli.
Il duo producer napoletano di casa a Berlino che con Nuova Napoli e il recupero di brani tra gli anni '70 e gli anni '80 in Napoli Segreta stanno facendo ballare mezza Europa. Insomma sono partito da un'immagine, da una suggestione e come i Nu Guinea ricerco, metto insieme pezzi diversi, stili diversi per ottenere un risultato inedito. Dario Gaipa. Non so a voi ma io adoro Marina Abramović. L’ho scoperta solo qualche anno fa, da quando la sua performance al MoMa di New York ha fatto il giro del mondo. Seduta tutto il giorno senza mai muoversi, occhi negli occhi con il pubblico che le sedeva di fronte: pianti, sorrisi, gioia, dolore e forse anche indifferenza. Quell'opera d'arte provocò tutte le emozioni che esistono, per me poi non c’è nessuna differenza tra un quadro di Caravaggio e una performance di Marina Abramović.
Ammaliato e incuriosito dal personaggio ho comprato la sua autobiografia e devo dire che l’ho bevuta tutta di un sorso più che letta. “Avevo fatto esperienza di una libertà assoluta, avevo sentito che il mio corpo era senza limiti e confini; che il dolore non aveva importanza. Ed era inebriante. “ Ecco la storia artistica di Marina Abramović ruota tutta intorno al dolore, dal rapporto con la madre Danica, una comunista vera, un militare, donna dura e autoritaria, la quale per tutta la vita insegnò a Marina a sopportare il dolore anche picchiandola duramente e facendosi aiutare addirittura dalla sorella cioè la zia di Marina. Educazione militare, importanza dell'ordine e della disciplina, ma riguardo all’arte Marina aveva campo libero e la madre che proveniva da una famiglia agiata e di intellettuali, incoraggiava questa sua predisposizione. Marina dipingeva, prendeva lezioni di pianoforte e se voleva andare a teatro i biglietti erano sempre disponibili. Un’infanzia difficile certamente ma a volte le difficoltà creano opportunità nelle anime predisposte, terreno fertile per chi vuole coltivare la bellezza. Marina Abramović questo dolore lo ha poi trasformato in un opera d’arte, le sue performance sono tutte incentrate sulla sopportazione fisica. Quanto un corpo può reggere la fatica e il dolore? Dallo prendersi a schiaffi, a bruciarsi una mano a farsi frustare fino allo stare seduti otto ore al giorno senza mai ne mangiare ne andare al bagno per tre mesi di seguito. E’ pazzesco ed è incredibile, il corpo come tela, come veicolo per sperimentare la realtà, come strumento per autoaffermarsi in questo mondo tra l’altro violento e caotico. Per me una pioniera, una sognatrice lucida, una donna anche molto sensuale, ancora adesso settantunenne e con un grande senso dell’umorismo, se vi capita il libro sotto mano bevetene anche voi perché ne vale davvero la pena. T’inebria! Poi ecco la notizia di Firenze. Marina Abramović arriva in Italia per festeggiare 50 anni di carriera, con una retrospettiva dal nome 'The Cleaner' dove verranno messe in mostra tutte le sue opere attraverso video installazioni, dipinti, fotografie, oggetti e performance messe in scena da attori. Incredibile penso, devo andarci, ma niente colpa degli impegni sono ancora qui a Napoli e mi sono perso anche l’inaugurazione della mostra che è subito diventata famosa per via di quello che è successo. A Palazzo Strozzi dopo la conferenza stampa, Marina Abramović è stata aggredita da un uomo che le ha rotto sulla testa una tela con sopra dipinto tra l’altro il suo volto (quello della Abramović) Pare che questa persona sia un artista Ceco già noto alle forze dell’ordine per altri “atti artistici” compiuti a Firenze. Mi sono preoccupato tantissimo sono andato subito a vedere se c’era un video e l’ho trovato. Nel filmato effettivamente si vede l’aggressione, la tela rotta in testa, l’aggressore bloccato da due persone, la folla che esprime solidarietà dando del “folle” all’uomo e si vede una Marina Abramović quasi sorridente, forse lo choc fa strani effetti, o forse è davvero un atto artistico? Ma se è un atto artistico a chi va riconosciuta la paternità all’aggressore o all’aggredita? Perché ho pensato subito, dopo tutto il dolore che per anni il corpo di Marina Abramović ha imparato a conoscere e a gestire cosa può mai averle fatto una tela di cotone in testa? Ho sentito da qualche parte, ma posso sbagliarmi, che c’è sempre stata una correlazione strettissima tra arte e marketing e questa può sembrare davvero una performance studiata a tavolino. D’altronde mi dipiacerebbe anche se invece fosse davvero un'aggressione, perchè in questo gesto io davvero ci vedo una grande poesia, mi ricorda Lucio Fontana, il quale tagliava le tele per prendersi gioco del mondo e della pittura. Sfondare una tela con la testa forse è fare un passo successivo affermando che l’arte è come la vita: relativa, effimera e molto fragile. Comunque accertatomi che Marina stesse bene, ho cominciato a preoccuparmi della tela, che fine avrà fatto? L’ha sequestrata la polizia o è stata buttata? Quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te...perché se è stata buttata forse nessuno ha capito che quel dipinto con il buco al centro, data l’emozione dell’accadimento, adesso vale una gran bella somma di denaro... Che faccio vado? Se non avessi studiato storia dell’arte non avrei mai scoperto che la mia passione per il ritaglio, lo strappo e il riassemblaggio non era una cosa strana o inventatata da me, ma una corrente artistica nata negli anni ’50 dall’italiano Mimmo Rotella e dal francese Jacques Villeglé. forma d'arte influenzata certamente dal cubismo, dal concetto di ready-made inventato da Marcel Duchamp ecc ecc . Lo confesso non sono riuscito a laurearmi, e me ne pento. Ero iscritto all’Orientale di Napoli, ho frequentato un anno solo, nel quale però sono riuscito a sostenere cinque esami, Il primo fù letteratura ispano-americana e presi 30. Il primo esame non si scorda mai. A seguire letteratura inglese, storia del teatro, glottologia e storia dell’arte nel quale riuscì a prendere un bel 25! Non lo so se storia dell’arte mi ha cambiato la vita, la passione del décollage e del ritaglio l’ho sempre avuta, però ricordo bene i giorni in cui seguivo il corso tra una sede e l’altra, sempre a correre e chi sta all’Orientale sa di cosa sto parlando. Seduto a terra perchè l'aula era sempre stracolma, ricordo perfettamente la sensazione di gioia che provavo, nel sentire la professoressa che con passione ci raccontava le vicende, i ragionamenti degli artisti, dall’età classica ad Andy Wharol mi entusiasmava tutto e quando uscivo dall’aula ero pieno di voglia di fare, avevo tantissime idee che volevo applicare nelle mie opere, mi sembrava che nella vita ci fosse un senso e che valesse davvero la pena studiare. Invece il nostro ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, non provava gioia, lo ha dichiarato qualche giorno fa durante un incontro con tutti i sovrintendenti italiani a Genova in un istituto di Belle arti. Ad una domanda di un sovrintendete ha dichiarato che per lui studiare storia dell’arte al liceo è stata una pena e che l’abolirebbe come materia. Certo Il tono, se si guarda il video è sarcastico, ma questo mi ha messo comunque in allarme e mi ha ricordato la dichiarazione di un certo ministro Bondi qualche anno fa che sosteneva che con la cultura non si mangia. Dichiarazione che poi portò ad una taglio di spesa alla cultura. Comunque il guaio è che se uno non studia la storia dell’arte poi non riesce ad apprezzare il famoso quadro di Tom Wesselman (Così parlò Bellavista) e penserà che l’installazione di una stanza da bagno sia solo un insieme di porcellane e mobiletti, anche se poi nel film tutti diamo ragione a quel lavoratore del 3000 che pensa di aver trovato un “cesso scassato” sotto le macerie. Io onestamente rilancerei e metterei storia dell’arte anche alle elementari perché i bambini sono spugne e hanno un senso della bellezza più accentuato, senso che poi da adulti in molti casi si affievolisce dando spazio alla noia, alla voglia di potere e alle battute sarcastiche che non fanno ridere ma ci restituiscono il quadro della situazione, il quale mi sembra davvero pieno di strappi. CLICCA PER VEDERE LA SCENA
La statua del Cristo a piazza Dante è un bell' esempio di come si fa una comunicazione efficace e convincente. E' chiaro che le grandi aziende hanno budget generosi, ma servono idee prima di tutto e a volte le migliori non sempre costano di più. Non è il caso di questa gigantesca opera, immaginiamo abbia un costo che rispecchi la sua dimensione. Quello che mi ha colpito di più oltre alle sue dimensioni, è l'efficacia del messaggio (claim per gli addetti ai lavori) alla base della statua c'è scritto: scaricato con fastweb. Il messaggio è potente ed è capace di farci credere che sia possibile scaricare una statua alta 20 metri e chissà quanto pesante come se fosse un file. La mente ci contraddice, ovvia-mente, ma qualcosa di più profondo ci suggerisce che si può fare, quel qualcosa è oggetto di studio nel marketing. Poi c'è dell'altro: la fisicità e il rapporto di dimensioni tra l'uomo e la statua, che tra l'altro raffigura un'icona religiosa importantissima per le persone. Ci si sente troppo piccoli di fronte al gigante buono e in questi casi fiorisce spontaneamente un sentimento di reverenza e di ammirazione e in testa resta solo una certezza: con fastweb scarichi l'impossibile! Ps: con la città che crolla sto Cristo sembra molto ben piantato a terra, ma non ci serve la benedizione, ci serve buon senso da parte di chi ci governa. |